Il mio viaggio con Antonio

Su questo blog scrivo di viaggi fisici, reali, quello con Antonio invece è stato un viaggio di condivisione di vita.
Oggi con il terremoto nel reatino mi è tornato alla mente il giorno del  terremoto dell’Aquila, io avevo appena finito un evento a Varazze in Liguria e l’avrei raggiunto a Sestri, quando invece mi arriva una sua chiamata  “sto correndo all’Aquila per il terremoto non so quando torno, ci vediamo a Napoli!”.
Oggi l’avrei chiamato e avrei ricordato con lui questo episodio.. ma non c’è più e ho bisogno di condividere per mantenere questi ricordi vivi e anche per allontanare la tristezza. 
Sono passati parecchi anni da quando io e Antonio stavamo insieme ma anche dopo esserci separati non abbiamo mai smesso di sentirci. Io mi preoccupavo per lui quando vivevamo insieme, quando nel cuore della notte lo chiamavano e di corsa usciva di casa per andare a stanare qualche boss, per testimoniare l’evento con le sue foto.
Mi sono preoccupata per lui quando era in Egitto, durante il periodo della primavera Araba, ci sentivamo su chat perché skype era impossibile utilizzarlo per via delle connessioni pessime. Mi raccontava delle rivolte, ad Erbil, a Gaza, in Iraq mi raccontava di bombardamenti e altre situazioni terribili. Mi raccontava dei suoi dubbi, era un entusiasta ma a volte aveva dei momenti neri … era quando finiva un lavoro e doveva trovare un'altra idea, ma poi una volta trovata lo sentivi eccitato come un bambino!

Sono passati poco più di tre mesi da quando non c’è più e non c’è giorno che passi senza che io non pensi a lui. 
Mi manca e sembrerà assurdo per una come me che religiosa non è, ma mi manca non avere una tomba dove poterlo andare a trovare. Quando mi manca tanto vado a Villa Ada, un posto ad Antonio molto caro e anche dove ci siamo incontrati per l’ultima volta ad ottobre. 
Abbiamo passato un pomeriggio di chiacchiere intense passeggiando in villa, mi ha raccontato del progetto su cui stava lavorando sulla medicina islamica e della sua relazione appena finita, di come si sarebbe dovuto trovare una casa nuova e della su a vita a Bangkok, abbiamo riso e scherzato ricordando la vita napoletana insieme. Io ero in partenza per l’India e mi ha chiesto di andare a trovarlo a Bangkok, ma purtroppo non potevo.
Ci siamo salutati con un bacio sulle labbra, un bacio affettuoso per dirci “ti voglio bene”. Questo è l’ultimo momento che ho condiviso con lui, sono stata fortunata perché non sempre le persone che amiamo sanno quanto gli vogliamo bene, Antonio lo sapeva e ne sono felice. 
Oggi sono triste perché come me tante altre persone oggi hanno perso qualcuno a cui volevano bene.
Ciao Zambardino mio.

Questo il suo sito con i suoi lavori: http://www.antoniozambardino.com/

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