Potosì
Potosì
5 e 6 febbraio
Potosì è una città un po' difficile.. primo è la città più alta del mondo con i suoi 4.060 m.s.n.m (metros sobre el nivel del mar), malgrado i numerosi te' di coca continua a mancarmi l'ossigeno! E in secondo luogo è una città che non può lasciarti indifferente per il suo passato, al giorno d'oggi l'ascesa di Potosì e la sua successiva decadenza è ben visibile nei numerosi edifici coloniali del centro un po' abbandonati!
Visitare la “casa de la moneda” mi ha colpito molto.. un luogo dove si producevano monete al tempo dell'estrazione dell'argento, ti raccontano molto dello sfruttamento che le popolazioni locali hanno subito da parte dei colonialisti spagnoli ( per uno spagnolo che visita Potosì non deve essere tanto facile!).. una delle escursioni più famose è quella di visitare le miniere del Cerro Rico, però io non ho voluto andare a vedere persone lavorare in condizioni così precarie.. mi è sembrato del tutto fuoriluogo andare sul posto di lavoro di persone che stanno facendo un lavoro incredibilmente faticoso per fargli delle foto...
La visita a Potosì è stata molto interessante, ho così potuto conoscere parte della storia boliviana..
Un'altra delle visite che ho fatto (lo scrivo perchè la consiglio vivamente a chi legge questo blog e si trova in Bolivia!) è la Chiesa e il convento di Santa Teresa.. attraversando le sale alcune perfettamente conservate, vieni nettamente traslato nella vita del convento del '600 quando per una ragazzina di 15 anni era un onore entrare nel convento di clausura e non uscirne mai più!
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